Rompiamo i tabù. I dati recenti rispetto alle nuove diagnosi e la loro percezione sono allarmanti: l’80% degli italiani ritiene che contrarre l’HIV non sia un rischio reale, e ben il 60% è ancora convinto che riguardi solo omosessuali, chi fa uso di droghe per via iniettiva e chi avrebbe fantomatici comportamenti "promiscui". Invece il numero di contagi rende l’Italia uno dei paesi primi in classifica in Europa Occidentale, per prevalenza di persone affette da HIV nella popolazione generale. Soltanto il 35% dellə ragazzə utilizzano il preservativo, considerato niente più che un contraccettivo, nonostante sia noto che nell’80% dei casi la trasmissione del virus HIV avviene proprio attraverso rapporti sessuali. Poche persone sanno che una persona HIV positiva che segue correttamente la terapia è uno dei partner sessuali più sicuri che si possano incontrare, che anche in caso di concepimento e parto naturale ha probabilità prossime allo zero di trasmettere il virus ai propri figli e un’aspettativa di vita pressochè identica a quella di chiunque altro.
Sfatiamo i miti.
I luoghi comuni che circondano l'HIV sono ancora troppi. Attraverso l'arte e il suo potere sovversivo proviamo a contrastare più di 40 anni di sensazionalismo e cattiva informazione.
L’HIV non può più essere ridotto a un tema meramente “medico”. É qualcosa che coinvolge l’affettività, la sessualità e la qualità delle nostre interazioni sociali in maniera complessa, e con l'aiuto di illustratorə, performer e attivistə proviamo restituire quella complessità.
Ci autoproduciamo. Il progetto Conigli Bianchi è interamente autofinanziato. Per sostenere il progetto e organizzare mostre d'illustrazione, eventi contro lo stigma e il tabù, installazioni interattive, performance felicemente sierocoinvolte e dj-set fieropositivi scrivici, qui tutti i nostri contatti.